CONFERENZE  2010 - 2019

Cupramontana

17 novembre 2018 - Sala Consiliare

 

Le Donne

nella Grande Guerra

 

 

Nell'ambito della Manifestazione sul tema della Grande Guerra indetta dai Comuni di Cupramontana, Staffolo, Monte Roberto, Maiolati Spontini e San Paolo di Jesi, Maria Rosa Milani, Presidente dell'Accademia del Sarmento, ha presentato la Conferenza su questa guerra che fu vissuta, combattuta, sofferta e vinta anche dalle donne. I governi, infatti,  vista la massiccia mobilitazione militare, furono costretti ad affidare alle donne attività tipicamente maschili. Il settore più importante fu l’industria bellica, in cui le donne impiegate arrivarono a 188.000 unità nel 1918, assommati a 20.000 donne impiegate come manovali  per costruire strade, baracche e linee fortificate. Questa grande massa di donne contribuì a sovvertire per la prima volta, i ruoli di genere e a dare una spinta decisiva a quel processo di emancipazione femminile che era cominciato molto prima dello scoppio della guerra. In conclusione, a cento anni dall’ inizio della nostra Grande Guerra, è giusto e doveroso ricordare le donne che ne hanno preso parte fornendo un contributo costante e silenzioso. Se l’Italia arrivò vittoriosa a Vittorio Veneto il 4 novembre 1918, è anche grazie a loro.

Cupramontana,
9 marzo 2017  - Sala Consiliare
 

Nel mondo del Teatro:

Il Teatro Greco

 

  

MariaRosa Milani-Pezzoli, in collaborazione con l'Università degli adulti della Media Vallesina, ha svolto la Prima Parte di un ciclo di due incontri sulla Storia del Teatro antico. La genesi del teatro greco è nei Misteri Dionisiaci in onore di Dioniso che potevano essere celebrati in un luogo silvestre, non necessitavano di una casta sacerdotale ma erano aperti a tutti, erano collegati ai cicli della natura e si ricorreva alle maschera ed al travestimento. Aristotele, Aristofane e soprattutto Eschilo, Sofocle ed Euripide, sono i sommi artefici del Teatro Greco classico. Architettonicamente il  teatro greco trae origine dai luoghi aperti in cui si rappresentavano i riti dionisiaci.  l'altare era posto in uno spazio pianeggiante e circolare ai piedi di una collina in modo che gli spettatori potessero seguire il rito seduti sul pendio della collina a forma semi-circolare. Nel tempo progressivamente la matrice religiosa perde significato e le rappresentazioni diventano uno strumento di cassa di risonanza per idee, ideali e problemi della vita politica e culturale dell'Atene democratica. In collaborazione e con la presentazione dell'Assessore alla Cultura del Comune di Cupramontana Anna Ricci.

Cupramontana,
16 marzo 2017 
Sala Consiliare
 

Nel mondo del Teatro:

Il Teatro Romano

 

  

MariaRosa Milani-Pezzoli, in collaborazione con l'Università degli adulti della Media Vallesina, ha proseguito il ciclo di incontri sulla Storia del Teatro antico con una Conferenza sul Teatro Romano. Mentre il teatro greco era un rituale che aveva una funzione culturale, sociale ed educativa, quello romano veniva usato come strumento di divertimento e imbonimento delle masse. Le uniche tragedie romane integrali che ci sono pervenute sono di  Lucio Anneo Seneca fra cui Medea, Fedra, Edipo, Agamennone, Ercole impazzito. Il teatro romano era soprattutto teatro comico, infatti, a differenza di quello greco, il pubblico non era  colto e raffinato, perché alle rappresentazioni, che erano organizzate dallo stato, potevano accedere tutti, senza alcuna distinzione sociale. La genialità di Tito Maccio Plauto consistette proprio nell'adattare le forme culturalmente più "mature" della commedia greca a elementi tratti dalla tradizione popolare della farsa italica. Architettonicamente gli architetti romani non ricorsero più ad un pendio su cui appoggiare le gradinate ma idearono una struttura totalmente autonoma e autoportante con un muro perimetrale esterno. In collaborazione e con la presentazione dell'Assessore alla Cultura del Comune di Cupramontana Anna Ricci.

Cupramontana,
12 febbraio 2017 - Sala Consiliare
 
Dalla prostituzione sacra al marciapiede

 

 

MariaRosa Milani-Pezzoli presenta un interessante Incontro multimediale che porterà i partecipanti ad esplorare dal punto di vista antropologico il fenomeno della prostituzione nel corso della storia umana. Gli uomini primitivi non avevano associato l’atto sensuale con la fecondazione e la nascita, pertanto la donna appariva come una creatura magica ed enigmatica. Tutto ciò conferì al genere femminile un alone magico-sacrale che contribuì all’instaurarsi del culto della Dea Madre e degli antichi culti misterici della fertilità a sfondo erotico a valenza di iniziazione, esperienza mistica e di atto propiziatorio e considerata pratica nobile e prestigiosa esercitata solo nei maggiori santuari nel bacino del Mediterraneo ed in Asia minore. Tuttavia col passare dei secoli la componente religiosa del rito si perde del tutto e possiamo parlare quindi di prostituzione a solo scopo di lucro. Dal XII secolo le meretrici vennero isolate nei postribola publica. Oggi più che mai la prostituzione è in mano al crimine organizzato. L’unica conclusione è quella che non dobbiamo dimenticare che nessun essere umano può essere comprato, venduto o considerato un prodotto usa e getta; ogni essere umano ha una dignità, ha un valore sacro e assoluto che va rispettato e salvaguardato. In collaborazione e con la presentazione dell'Assessore alla Cultura del Comune di Cupramontana Anna Ricci.

Cupramontana,
28 febbraio 2016 
Sala Consiliare
 

Il Veleno:

 Protagonista oscuro

della Storia

 

Nella suggestiva cornice della Sala Consiliare del Comune MariaRosa Milani-Pezzoli presenta un interessante Incontro multimediale che porterà i partecipanti ad esplorare dal punto di vista antropologico “Il Veleno” come protagonista oscuro in molte vicende note e meno note della storia. Come hanno più volte sottolineato gli studi di criminologia, il delitto al femminile si esplica soprattutto attraverso il veleno. quanto stretto sia il rapporto tra medicamenti, veleni e droghe, lo conferma ancora una volta la semantica visto che il termine anglosassone “drug” ha il duplice significato di farmaco e anche di droga. L’ambivalenza veleno-farmaco ci riconduce all’eterna lotta fra il bene e il male, la vita e la morte. Si può quindi affermare che fin dalle origini il veleno partecipa alla vita del nostro universo con un legame così stretto che in esso si confonde e si trasforma, senza poter essere eliminato.  In collaborazione e con la presentazione dell'Assessore alla Cultura del Comune di Cupramontana Anna Ricci.

Cupramontana,
22 febbraio 2015 
Sala Consiliare
 

Aromi, Essenze, Profumi:

Olfatto,

 il senso delle emozioni

 

MariaRosa Milani-Pezzoli esplora dal punto di vista antropologico l'Olfatto, il più primitivo ma allo stesso tempo il più raffinato, anche se il più sottovalutato di tutti i sensi. Nella storia evolutiva della vita sulla terra, gli odori hanno svolto alcune funzioni chiave: i nostri progenitori, come del resto accade per  gli animali, attraverso l'odorato erano in grado di scovare le prede, distinguere i cibi commestibili da quelli velenosi, evitare i pericoli, scegliere il partner sessuale. Aromi e profumi hanno influenzato i costumi, la religione, la medicina, i commerci, l’etica e l’estetica, ma hanno ispirato e influenzato in modo determinante anche l’arte, soprattutto la letteratura e la poesia. In collaborazione e con la presentazione dell'Assessore alla Cultura del Comune di Cupramontana Anna Ricci.

  Logo della ProLoco Montemarciano 10 luglio 2010

                 Parco di Villa Buffarini

 

Il Poema Epico-Cavalleresco

nell'Immaginario Letterario

 

Don Chisciotte  I Crociati  Battaglia di Lepanto

 

MariaRosa Milani-Pezzoli ha guidato l'uditorio attraverso parole e immagini nell'ambito della  Rassegna Verde e Oro 2010 "LEPANTO: cROCIATE, cAVALIERI, tURCHI E LE mARCHE"  per far comprendere come si sia formato il fenomeno della Cavalleria il cui massimo splendore si ebbe tra l'XI ed il XIII secolo in Europa dove divenne una vera e propria Istituzione con una codificazione delle qualità del cavaliere che si può riassumere nel motto: “L’anima a Dio, la vita al Re, il cuore alla Dama, l’Onore a me”.  Il cavaliere consacrato aveva l’onere e l’onore di combattere contro l’ingiustizia, difendere i deboli e ne venne anche accentuato il carattere di Miles Christi, cioè del cavaliere al servizio di Dio nella lotta per la fede, da cui, poi, deriverà la figura del crociato e l’istituzione degli ordini monastici militari (Templari, C. di San Giovanni, ecc).

Università Politecnica delle Marche - Facoltà di Agraria  25 giugno 2010 
Selva di Gallignano (Ancona)
Centro Educazione Ambientale
Università Politecnica delle Marche

Il Paesaggio e la Memoria
L'anello del Tempo:
il Solstizio d'Estate

 

MariaRosa Milani-Pezzoli, Presidente della Accademia, ha tenuto questa "Narrazione" nell'ambito del Centro Educazione Ambientale dell'Università Politecnica delle Marche Facoltà di Agraria situato presso l'Orto Botanico alla Selva di Gallignano la quale è stata dichiarata dalla Provincia di Ancona "Oasi faunistica-venatoria" e riconosciuta dal Piano Paesistico Ambientale Regionale "emergenza botanico-vegetazionale di eccezionale interesse".   Prosegue MariaRosa Milani: per me questo luogo dell’anima sono le marche, una regione dove sono nata per caso, visto che le mie origini sono altre, ma che amo così profondamente da avere eletto a mio motto un verso di Vincenzo Cardarelli che alle Marche si sentiva legato per parte di padre e scriveva:« ... di essere marchigiani bisogna meritarselo ».  

Università Politecnica delle Marche - Facoltà di Agraria  29 aprile 2010 
Selva di Gallignano (Ancona)
Centro Educazione Ambientale
Università Politecnica delle Marche

Alberi e Foreste:
Simboli e Miti
La Selva

MariaRosa Milani-Pezzoli, ha tenuto questa Conferenza presso l'Orto Botanico alla Selva di Gallignano nell'ambito del Centro Educazione Ambientale dell'Università Politecnica delle Marche Facoltà di Agraria. Dice MariaRosa Milani: sembra che oggi gli uomini nel loro processo di civilizzazione, modificando l’ambiente per adeguarlo alle  proprie necessità, abbiano provocato la rottura della sacra alleanza con la Natura. la società civile, infatti, è compressa tra due forze difficilmente conciliabili: da un lato c’è la tendenza ad incrementare al massimo i motori del capitalismo con il conseguente consumo delle risorse e delle energie della terra, dall’altro si manifesta sempre più impellente e globale la vocazione a rientrare in armonia con la natura. Un rientro che ormai sarebbe più che auspicabile in quanto l’alleanza tra uomo e natura è parte integrante della nostra stessa esistenza.